La stanza delle magie, dove tutto è iniziato
Se sei qui nel MATA mondo forse qualcosa di me la conosci già o ti piacerebbe scoprire ogni dettaglio della mia storia.
Sono Marianna Arnone, nata nel 1992 e sin da bambina sognavo di frequentare l’istituto d’arte ma il mio percorso è iniziato, sotto consiglio del mio papà, in un liceo linguistico.
Le difficoltà e il poco interesse per le lingue straniere mi hanno spinta ad innamorai della storia dell’arte e della letteratura, quello che avevo sempre desiderato approfondire e studiare davvero.
La mia passione è nata nella camera da letto di mia nonna materna. Ancora oggi, se chiudo gli occhi, posso ricordare l’odore dei suoi gioielli nello scrigno blu di porcellana lavorato a mano. Quando andavo a trovarla aprivo sempre quel tesoro, i miei occhi brillavano e non resistevo alla voglia di smontare e rimontare quelle piccole perline per creare nuove forme e combinazioni. Nonna, che adorava indossarli abbinati e che ai miei occhi risultava sempre tanto elegante e raffinata, quando mi scopriva puntualmente mi rimproverava per averglieli rovinati.
Mi sarebbe davvero piaciuto vedere quale reazione avrebbe avuto oggi leggendo queste righe in cui affermo chiaramente che lei è sempre stata la mia musa ispiratrice.
Le prime creazioni: un angolo di sogni
L’amore per il mondo dei gioielli ha sempre fatto parte della mia vita. Adoravo girare per negozietti e bancarelle, osservando gli artigiani dietro i banchetti e immaginando che un giorno avrei potuto esserci anch’io con il mio angolo magico. All’età di sedici anni, mio padre me ne costruì uno tutto di legno con deliziose lucine e allestì le mie prime bancarelle itineranti.
All’epoca, il nome del mio brand era Matanna Creazioni, ispirato da un episodio buffo con la mia cuginetta in un periodo particolarmente difficile della mia vita accaduto mentre ero in ospedale in camera di mia madre la quale aveva subito un delicato intervento. Un giorno la sentì arrivare e non vedendomi subito iniziò a chiamarmi ripetutamente “Matanna! Matanna!” e da quel giorno iniziai a immaginare un mondo matoso, colmo di perline colorate e oggetti fatati.
I mercatini, in cui portavo le mie creazioni (borse fatte con materiali di riuso, accessori all’uncinetto, gioielli e oggetti per la casa fatti con paste polimeriche), sono stati la mia passione per quattro intensi anni, fino a quando decisi, spinta dal mio compagno, di riprendere gli studi e cercare un “lavoro vero” per mantenere le spese della mia prima convivenza con la persona che aveva visto in Marianna quella MATA che forse nemmeno io riesco a vedere ancora oggi.
La rinascita di un sogno: l’evoluzione di Matanna
Scelsi la facoltà di comunicazione e durante quegli anni incontrai Domy, la mia seconda grande ispirazione dopo nonna. Con lui e i racconti del nostro incontro nacque il simbolo della luna, la consapevolezza di voler realizzare gioielli per chi come me voleva indossarli senza spendere troppo e tutto ciò che ha nutrito il mio brand nei suoi primi passi.
Per inseguire il mio sport del cuore, la pallavolo, mi trasferì da Adelfia, il mio paese d’origine, a Bitonto. Qui conobbi l’uomo con cui decisi volutamente, dopo soli cinque mesi, di avere un figlio.
Mi laurei all’ottavo mese di gravidanza, mi licenziai come commessa e presi in fitto un garage per trasferire anche il mio laboratorio.
In questa fase ho capito che la persona che avevo accanto mi faceva essere tutto quello che non volevo e di lì è venuta fuori la mia voglia di riscatto, il mio “Sarò tutto quello che credi non potrò mai diventare”.
Matanna diventò MATA proprio in questa fase: tutti mi davano della matta, io ero da sempre solo una bambina che desiderava essere amata e sostenuta in questo mio folle sogno.
Ho aperto il mio primo lab a Bitonto, poi Bari, Adelfia e Molfetta: l’idea di questi shop nasce dalla bellezza della condivisione del momento della creazione. In questi piccoli angoli il cliente stesso ha la possibilità di creare la sua personalizzazione apportando qualcosa in più.
Un lavoro di cuore e anima
Ho iniziato a realizzare gioielli perché quelli che vedevo non me li potevo permettere e perché sapevo che così come me c’erano tante ragazze che meritavano di indossare gioielli bellissimi senza spendere troppo.
In questo percorso ho attraversato momenti di profonda tristezza e difficoltà, ma non ho mai smesso di credere in me stessa e nel mio sogno.
MATA è nata con pochissimi soldi, con materiali riciclati, in un garage freddo d’inverno e pieno di zanzare d’estate.
MATA è quel brand che va incontro alla tendenza del momento attraverso accessori chic, di qualità, personalizzabili, unici e senza tempo.
MATA racconta la storia delle persone che ogni giorno mi danno fiducia e mi ispirano a essere la persona che sono oggi. Non sarei nessuno senza i “Matucc” e senza il mio team.
Un futuro di sogni e connessioni: la visione di MATA
Chi sono oggi? Una sognatrice che viaggia in cerca di nuovi stimoli e che cerca di portare un prodotto sempre fresco e nuovo nel suo MATA mondo, che lascia al team la possibilità di esprimere la propria personalità attraverso le proprie creazioni e che adora vedere che ogni prodotto racconta la storia di chi lo sceglie, ma anche un pezzo di chi la realizza.
Tutto questo mi fa sentire legata ai miei clienti, mi fa credere nella magia che tutto questo può alimentare e nella bellezza delle connessioni che può creare.
Il mio più grande sogno è continuare a espandere MATA, offrendo posti di lavoro a donne che manifestano l’esigenza di esprimersi, che vogliono imparare e mettersi in discussione in un mondo lavorativo sano, pulito e che dia loro delle soddisfazioni. Voglio vedere MATA crescere e dare la possibilità a tante famiglie di vivere grazie al suo successo. Ogni lab viene aperto con l’entusiasmo del primo giorno, perché diventeranno nuovi posti di lavoro, nuove famiglie, nuove forme, magia che si fonde con altra magia.
C’è una citazione che dice I love you to the moon and back.
Ti amo fino alla Luna e ritorno.
Ti amo ovunque, attraverso qualsiasi distanza.
Ti amo dopo ogni tempo.
Enormemente, ti amo, come l’universo stesso.
Io sono devota a MATA. Lei mi da la possibilità di rendere felici gli altri che è ciò che mi viene meglio e che non vorrei mai smettere di fare.